Omnia Technologies

                                                                                                             

OMNIA TECHNOLOGIES

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Omnia Technologies: soluzioni end-to-end per la birra di qualità

Omnia Technologies si distingue per la capacità di offrire soluzioni per birrifici artigianali e industria­li, coprendo l’intero processo produttivo. Stefano Giacobini, BU Leader Beer – Omnia Technologies, descrive come l’azienda si proponga quale partner unico per i produttori, con un approccio innovativo che combina specializ­zazione, sostenibilità e assistenza, parlando la lingua dei birrai.

 

Dottor Giacobini, Omnia Technologies è una realtà piuttosto vasta. Può illustrarne il posizionamento nel settore birrario?

 

Omnia Technologies è un progetto nato alla fine del 2020 che riunisce aziende leader nel settore del beverage e del farmaceutico per dare vita a una piattaforma globale di servizio e di supporto tecnico-commerciale. La nostra forza è essere un interlocutore unico per il cliente, coprendo l’intero ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto confezionato. La nostra unicità sta nell’approccio olistico: non vendiamo macchine singole, ma soluzioni su misura che nascono ascoltando il cliente. Abbiamo mastri birrai in azienda, quindi parliamo la lingua dei produttori, non quella dei costruttori di serbatoi o sviluppatori software. Questo ci permette di tradurre le esigenze del birraio in impianti che rispondono esattamente ai suoi bisogni.


Per quanto riguarda l’imbottigliamento e il confezionamento, come rispondete alle esigenze di versatilità, ad esempio per le lattine, sempre più richieste?

La versatilità è cruciale, soprattutto per i birrifici artigianali che vogliono passare da bottiglie a lattine senza cambiare linea. Progettiamo monoblocchi che gestiscono formati multipli, persino fusti, con cambi formato rapidi e intuitivi. Sul confezionamento, abbiamo presentato soluzioni innovative, come un sistema di pallettizzazione che usa carta riciclata al posto del film plastico, riducendo l’impatto ambientale.


                                               
  

           



 





Parlando di innovazione: come affrontate temi come la sostenibilità e l’efficientamento energetico supportato dal Piano Transizione 5.0?

La sostenibilità per noi è centrale. Abbiamo ridotto drasticamente i consumi d’acqua, problema storico nella produzione birraria: se la media del settore è di 6-8 litri d’acqua per litro di birra, nei nostri ultimi impianti siamo scesi sotto i 2,2 litri. Ciò grazie a sensori e software avanzati che monitorano e ottimizzano l’uso di acqua, energia e vapore in ogni fase. Misuriamo l’assorbimento elettrico, la quantità di acqua riutilizzata, il vapore consumato, anche i tempi di apertura delle valvole, poiché 30 secondi di vapore in più sono uno spreco evitabile. Inoltre, recuperiamo energia termica: calorie e frigorie generate in una fase vengono usate per riscaldare o raffrescare altre parti del processo, creando un equilibrio termico che riduce i costi e le emissioni.


L’assistenza post-vendita è spesso un punto critico per i birrifici. Come vi organizzate per supportare i clienti?

Il post-vendita è per noi un pilastro. I nostri tecnici, spesso gli stessi che installano l’impianto, seguono il cliente nel tempo. Offriamo teleassistenza avanzata, con software che permettono di monitorare e diagnosticare i sistemi da remoto, riducendo i fermi macchina. Per i birrifici artigianali, spesso operativi in orari non convenzionali giacché la birra è anche “passione”, questa reattività è fondamentale.