The Sustainable Wine Round Table

Il 15 e il 16 novembre in occasione di SIMEI 2022 i riflettori sono stati puntati anche sui convegni organizzati, per la prima volta nel corso di una fiera, da The Sustainable Wine Round Table (SWR), l’aggregazione che attorno al tema “sostenibilità” raggruppa alcuni tra i principali stakeholder del comparto vitivinicolo.

 

Ma chi è e cosa fa in dettaglio SWR? Si tratta di un tavolo di lavoro internazionale, indipendente, senza scopo di lucro e che coinvolge i principali protagonisti del settore, al fine di supportare la comunità dei produttori nella creazione di un mercato in cui il vino di alta qualità venga prodotto, scambiato e consumato in modi che conservino e rigenerino gli ecosistemi, proteggano i diritti umani, favoriscano l’uguaglianza e l’inclusione e generino prosperità, orgoglio e passione per l’eccellenza.

Tra i membri più conosciuti, tanto per citarne alcuni, segnaliamo Alliance Wine, Amorim Cork, British Glass, Bsi, Château Léoube, Concha y Toro, Domaine Bousquet, Enotria & Coe, Equalitas, WWF, Food Alliance, Hochschule Geisenheim University, International Wineries for Climate Action, Lidl, Schenk, Sustainable Winegrowing Australia, Sustainable Winegrowing British Columbia, System Bolaget, Co-op Uk, The Wine Society, Treasury Wine Estates, Vins de Bordeaux, Vintage Wine Estates e Waitrose & Partners etc.

Variazioni meteorologiche imprevedibili, salute del suolo e resilienza dell’ecosistema agricolo per quanto riguarda il vigneto; ma anche risorsa idrica ed emissioni di CO2 in cantina. Queste le principali criticità rilevate da indagini effettuate da SWR, che sono state esaminate proprio nel corso dei convegni in questione, durante i quali si è parlato anche dei costi della sostenibilità e di come arrivare a definire uno standard universalmente valido e riconosciuto.